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Immagine del redattoreMirko Scravaglieri

Lealtà Fiducia Rispetto. Tutti valori importanti e parole altisonanti. Ma possiamo garantire che li


Si dice che l'occasione faccia l'uomo ladro

Più volte, negli ultimi periodi, è capitato che mi fosse posta una domanda:

"POSSO FIDARMI DI TE?"

I fautori di questa domanda sono state persone con le quali ho iniziato a collaborare oppure con cui mi sto accingendo a sviluppare progetti lavorativi.

Se puoi fidarti di me?

Ti risponderò con un'altra domanda:

"CHE COS'È PER TE LA FIDUCIA?"

Te lo dico io.

La fiducia è un margine che noi pretendiamo da qualsiasi individuo che con noi deve affrontare una strada per raggiungere un sogno oppure per realizzare un desiderio.

Io ho fiducia nel mio amico al punto di imprestargli la mia auto oppure dargli le chiavi di casa mia perché ho un margine di tranquillità che mi permette di pensare che lui non si approfitterà della mia casa oppure non arrecherà alcun danno alla mia auto.

Ho fiducia della mia compagna che lavora regolarmente in un ufficio con un gruppo di persone e ho del "margine" che mi permette di stare tranquillo quando lei non si trova con me.

Ho fiducia nei miei genitori quando assegno loro alcuni compiti (commissioni) burocratici perché ho questo margine che mi rende consapevole che i miei genitori saranno attenti e diligenti nel compilare i moduli corretti per aiutare la mia attività e soprattutto non causare alcun danno ad essa.

Quando veniamo al mondo, il nostro grado di fiducia, se esistesse una scala valori, sarebbe al massimo. 

I nostri genitori ci sostengono quando siamo neonati perché altrimenti non riusciremmo a sopravvivere per più di qualche ora, qualche giorno al massimo.

La fiducia è un fattore che i genitori si conquistano, nei nostri confronti, sin dall'infanzia.

La fiducia, quindi, non è un qualcosa che esiste oppure non esiste. La fiducia va creata, nutrita e rinnovata costantemente.

Quanti rapporti con l'altro sesso (oppure lo stesso sesso), insomma: quanti rapporti d'amore sembrano indissolubili e poi si arenano come fossero delle barche abbandonate sulla riva di un lago?

Eppure all'inizio tutto sembrava così meraviglioso, sembrava che saremmo stati insieme per sempre e quante volte ce lo siamo promessi.

Ad un certo punto, uno dei due comincia a controllare le notifiche (negli ultimi tempi) o i messaggi (ai vecchi tempi) dell'altro. 

Poi cominci a cogliere tutti quei segnali che fino a qualche tempo prima sarebbero risultati insignificanti. 

Poi e poi e poi: la fine.

Forse alla base di tutti i rapporti, non soltanto quelli d'amore, la vera costante è proprio la fiducia.

La fiducia che non esiste ma che può essere creata, che può essere rafforzata, che può di nuovo (purtroppo) venire meno.

Due amici per la pelle si contendono una ragazza, poi litigano ma alla fine si ritrovano perché il loro amore (di amicizia) è più forte di una frivola disputa per una donna.

Gli stessi due amici, uno fidanzato e l'altro no, si ritrovano l'uno contro l'altro perché la ragazza (stupidina e con pochi valori) decide di giocare con l'amico che non si tira indietro perché un po' "brillo" dopo una serata  di divertimento ed ecco il pata-trac!

Io mi fidavo di TE, tu eri il mio migliore amico!

E la storia finisce.

La storia di amicizia finisce o non sarà più la stessa perché la fiducia è venuta a mancare e, uno dei due, non vorrà più tentare di ricostruirla.

Nei film americani, i due, prima fanno a cazzotti in un bar, poi si ritrovano a combattere insieme e l'amico tradito viene salvato da colui che reputava un traditore che muore. Il tutto in una scena drammatica e degna di un premio Oscar.

(Stavo pensando al film Perl Harbor).

Cos'è la fiducia?

La fiducia è un cammino insieme.

La fiducia è un vero miracolo a cui non diamo troppa importanza fino a quando non viene a mancare.

La fiducia è la tranquillità dell'esistenza.

Immaginate di lavorare per un'azienda che paga regolarmente tutti i 28 del mese.

Sicuramente non chiamerete l'amministrazione una settimana prima per sapere se il bonifico sarà puntuale.

Immaginate, adesso, di lavorare per una piccola azienda che, per via del lavoro precario e per colpe di gestione (non diamo tutte le colpe a fattori esterni), non risulta mai puntuale nel pagamento degli stipendi.

Certamente, sarete sempre pronti a chiedere ciò che vi spetta e, il bonifico, verrà vissuto con ansia indomabile. 

In questo caso, la tranquillità del primo esempio è soltanto una "chimera".

Quanto è importante la fiducia nella nostra vita.

Potrei fare milioni di esempi.

Quando andiamo a mangiare al ristorante, ci fidiamo (grazie anche alle normative ASL) che il cibo venga cucinato bene ed eticamente, che la cucina sia in ordine e pulita (a livello igienico).

Cosa accadrebbe se, il giorno seguente ovvero dopo la nostra cena al ristorante X scoprissimo un articolo di giornale che mettesse in dubbio la qualità, l'igiene e l'etica del ristorante stesso?

Probabilmente non ci andremmo più.

La fiducia è dentro ogni cosa che facciamo.

È all'interno del rapporto con nostro figlio, è alla base del rapporto con il nostro cagnolino, è nel pensiero del ristorante preferito, è nella marchio dello smartphone che acquisto, è la fiducia in noi stessi, insomma:

LA FIDUCIA VIVE IN TUTTO QUELLO CHE FACCIAMO E IN TUTTO CIÒ CHE CI CIRCONDA.


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