Esiste un modo per conquistare il cuore?
Se davvero esistesse il segreto del successo, credo sia riuscire a vedere e comprendere il punto di vista delle persone.
Non l'ho inventato io ma Henry Ford.
Quante volte ti sei trovato o ritrovato nel bel mezzo di una controversia, di una disputa o semplicemente in una discussione accesa dove, nessuna delle parti, avrebbe mai mollato la presa?
Quelle discussioni che iniziano così per caso e senza alcuna motivazione ma che, per via dell'atteggiamento della controparte, ti accendono quasi fossi un fiammifero quando viene a contatto con una fonte di calore.
Quelle discussioni che ti portano via tempo e salute, che ti fanno venire il sangue marcio ma che, se ci rifletti bene, non hanno alcun senso.
Ti hanno toccato la squadra del cuore, ti hanno detto che la tua fazione politica non combina nulla di buono, sparlano sulla qualità costruttiva di un'autovettura che tu reputi, invece, molto valida.
Non hanno toccato la tua persona e tanto meno nessuno della tua famiglia ma ti incazzi come una bestia ugualmente.
Ora ti dirò una cosa sconvolgente:
Le persone non si arrabbiano perché la controparte sia un essere cattivo e malvagio bensì perché non sopportano il modo in cui vengono espressi determinati pensieri.
Un esempio? Semplice.
Ad un incrocio, non rispetti l'obbligo di precedenza e per poco non causi un incidente contro un'autovettura proveniente dalla strada principale che gode, appunto, del diritto di precedenza.
Allora, scampato il pericolo e passato lo spavento, alzi la mano in segno di scusa, aggiungendo un'espressione sofferente e mortificata.
Di tutta risposta ti becchi un bel vaffa e tante maledizioni che sembrano interminabili.
A questo punto, nonostante l'evidente responsabilità, ti lasci andare e reagisci al maleducato e irriverente conducente scendendo al suo livello di comunicazione.
La cosa va avanti per qualche secondo fino a che uno dei due non sparisce dalla visuale dell'altro.
Torni a casa ripetendoti, a bassa voce: ma guarda quella testa di c.!
Tua moglie ti accoglie e ti chiede cosa ti sia accaduto e perché quella faccia.
Tu le racconti tutto e arrivi al punto canonico ovvero quando dici:
NON È QUELLO CHE MI HA DETTO...MA È COME ME L'HA DETTO!!!
Tua moglie che è più intelligente di te (ci vuole poco), ti risponde:
MA TU, TI SEI RESO CONTO DELLO SPAVENTO CHE HAI FATTO PRENDERE A QUELLA PERSONA?
Allora ragioni e ti rendi conto che, nonostante il tono e i modi, ti trovi dalla parte del torto.
Ma cosa c'entrano i verbi Imporre e Definire?
Da un po' di tempo, collaboro con una società sportiva che mi ha ingaggiato per migliorare la comunicazione all'interno della società.
Quando dico migliorare la comunicazione, intendo l'applicazione di determinate strategie e supporti per far sì che Dirigenti, Staff e giocatori possano coesistere e portare risultati in armonia.
Dopo soli due giorni dal mio arrivo, il direttore sportivo ha dato le dimissioni per incompatibilità di carattere.
Il direttore generale minacciava di voler esonerare l'allenatore per rivestire lui stesso i panni del tecnico della prima squadra.
Tutto lo staff faceva capo ad un allenatore, riconosciuto universalmente come leader della società.
Insomma, il caos più totale.
Dopo giorni spesi a cercare di lavorare sui vertici della società senza alcun risultato, ho pensato che se mi fossi concentrato troppo sul problema, non avrei mai trovato la soluzione.
Così ho organizzato una riunione con lo staff, senza la presenza dei dirigenti ma con un testimone che potesse essere garante del fatto che la riunione aveva scopo comunicativo senza miei secondi fini.
In parole brevi, ho fatto vuotare il sacco a tutti, mettendoli in condizione e, soprattutto, in posizione di tranquillità in maniera tale che potessero essere quanto più sinceri possibile.
Emerge dalla riunione che loro non accettavano il fatto che, nonostante i sacrifici e i risultati ottenuti negli ultimi anni, i vertici della società imponessero regole e dettami senza chiedere mai consiglio o suggerimento allo staff tecnico.
Quindi la reticenza nell'accettare le regole era tutta dovuta esclusivamente alla maniera in base aalla quale venivano imposte determinate leggi.
Quindi, modificando il verbo imporre con il verbo definire, tutto è sembrato molto più democratico e, il tutto, condito con un mix di entusiasmo e collaborazione ha contribuito a creare un ambiente finalmente gratificante.
Anche i risultati sportivi non sono tardati ad arrivare, infatti, l'armonia e il piacere di essere parte di qualcosa di importante, si è avvertito anche nel rendimento delle squadre di ogni categoria.
Sembrava che tutti fossero presenti e disponibili per conquistare, insieme, un obiettivo più grande.
Di lì a poco, anche l'affluenza alle partite casalinghe è aumentata e l'ambiente è divenuto un piacere per gli occhi e per i sensi.
Nel caso in cui ti dovessi ritrovare a discutere con qualcuno, specialmente se questi è un tuo collaboratore, un dipendente oppure il tuo superiore, ricorda che se vorrai imporre il tuo pensiero o le tue leggi, troverai quasi sempre un muro fatto di negatività e reticenza ma, se al contrario, chiederai lui di partecipare alla creazione del vostro progetto, beh, non otterrai soltanto il lavoro da quella persona ma anche e specialmente il cuore.
Definire insieme oppure imporre da soli?
Scegli tu ma non ti lamentare se nessuno ti dovesse seguire!