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Immagine del redattoreMirko Scravaglieri

Un film di 3 ore per sistemare una serata e forse anche un rapporto.


Vi presento Joe Black

Vi presento Joe Black o Meet Joe Black è un film americano del 1998 che ha visto recitare Anthony Hopkins e, appunto il bellissimo Brad Pitt negli insoliti panni della morte.

La trama.

Il film  racconta di un personaggio molto potente (Anthony Hopkins) e la sua famiglia composta da due figlie di cui una molto legata a lui e viceversa.

Sull'elicottero privato, il padre chiede alla figlia informazioni sulla sua relazione con il fidanzato esortandola a guardare altrove perché non sentiva in lei quella fiamma che deve esistere quando si è innamorati. 

Poco dopo, casualmente, la ragazza si incontra con Brad Pitt in un caffè,  e dopo pochi istanti, i due, si erano già innamorati: il colpo di fulmine esiste dice Brad Pitt e guarda caso erano state le stesse parole pronunciate dal padre della ragazza sull'elicottero.

La conversazione è stata così banale e bambinesca tanto da commuovere il mondo intero.

I due si lasciano sorridenti e certi che si sarebbero rivisti prestissimo.

Ma Brad Pitt qualche istante dopo, viene investito da un'auto.

La scena si sposta a casa Perrish dove, durante la riunione per l'organizzazione della festa di compleanno di Anthony Hopkins, arriva una persona alla porta: Brad Pitt vivo e vegeto ma non era proprio lui bensì la morte che aveva preso un corpo per poter assumere forma umana.

La morte era venuta per portare via Anthony Hopkins ma aveva stretto un patto con lui:

del tempo in più in cambio di insegnamento e scuola di vita da parte di una delle persone più di successo in America.

Brad Pitt seguiva Hopkins ovunque lui andasse, mettendolo in difficoltà nelle riunioni di lavoro e in famiglia.

Ma, nonostante la morte avesse preso forma solo per imparare, nasce una storia d'amore con la figlia di Hopkins.

Lei all'inizio non comprendeva come mai quel ragazzo fosse diverso rispetto a quando lo aveva incontrato al caffè ma questo non le impedì di innamorarsene in maniera folle.

Brad Pitt era così innamorato che decise di portarla via con lui e il padre.

Anthony Hopkins si ribellò ma poté solo cercare di far ragionare la morte utilizzando tutti gli strumenti di comunicazione che aveva imparato nella sua lunga e onorata vita.

Alla fine la morte si rese conto che non avrebbe potuto rendere felice la ragazza e dopo aver aiutato Anthony Hopkins a salvare la sua azienda da una truffa da parte di un collaboratore (la morte e le tasse per chi l'ha visto), si è incamminato con Anthony Hopkins all'orizzonte durante i fuochi d'artificio della festa di compleanno di Hopkins. 

La ragazza, vedendo che i due stavano andando via, avvertendo quello che stava accadendo, ha cercato di rincorrere le due persone più importanti della sua vita ma la distanza tra loro era tanta, troppa.

Arrivata al punto in cui i due rrano spariti, un'ombra cammina verso di lei: Brad Pitt.

Questa volta non era la morte ma il ragazzo conosciuto al caffè qualche giorno prima.

Che dire, lacrime, urla strazianti, persone che si strappano i capelli: questo è meet Joe Black. 

Un film che soltanto per i due protagonisti vale almeno 1 Oscar.

Bello, divertente, intrigante, passionale, commovente, a tratti pauroso, insomma davvero un gran film.

Cosa ci possiamo ricavare a livello formativo?

Beh una cosa è certa: anche la morte si deve arrendere al valore della vita.

Il nostro essere finiti e non infiniti, la paura che ogni giorno possa essere l'ultimo ci permette di dare valore a quello che facciamo e alle persone che ci sono vicine.

Brad Pitt, in un altro film (Troy), parlava di come gli dei ci invidiano, ci invidiano perché siamo mortali.

Ogni cosa è più bella per i condannati a morte.

Questo siamo noi: condannati a morte ma la cosa peggiore è che a volte ce lo scordiamo e viviamo come se questa vita debba durare per sempre.


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