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Immagine del redattoreMirko Scravaglieri

Relazioni: disinnescare anzichè aizzare. Provare per credere


Ieri ho visto un film molto ma molto motivante: Perfetti Sconosciuti.

Un film con Edoardo Leo e altri attori italiani molto bravi.

Fantasctico, geniale, intelligente e anche un po' "burino" (non me ne vogliano i romani).

Un film straordinario che parla di una cena fra amici che per via di un gioco deciso per caso (rendere partecipi tutti quanti dei messaggi e delle chiamate ricevute dai partecipanti alla cena), crea un disastro dopo l'altro.

Storie di tradimenti, rivelazioni incredibili che sfociano in verie e proprie catastrofi.

Coppie che scoppiano e amici che litigano ma come per magia, il finale ha del fuori dal normale:

tutti tornano a casa tranquilli come se non fosse accaduto nulla e, infatti, nulla è effettivamente accaduto perché si scopre che il gioco non ha mai effettivamente avuto inizio pertanto, tutto il film è la storia di ciò che sarebbe potuto accadere.

Ragazzi: pazzesco!

Non desidero concentrarmi nel film ma in una conversazione tra due coniugi.

Lei scopre che il marito ha cominciato una terapia di analisi psicologica e lui racconta che la cosa più importante che aveva appreso fino a quel momento è stata la forza di "DISINNESCARE" le situazioni.

In una discussione non conta vincere per forza e cercare ad ogni costo di far primeggiare le proprie idee ma riuscire a fare un passo indietro, specialmente nelle situazioni di coppia, può consentire di riprendere il controllo.

Non si tratta di perdere. non si tratta di essere sconfitti, disinnescare una conversazione dimostra maturità, intelligenza e soprattutto sensibilità.

E tu, cosa fai durante le conversazioni, cerchi di uscirne sempre vincitore oppure provi a disinnescare le cariche esplosive tentando di comprendere il punto di vista del tuo interlocutore?


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