top of page
Immagine del redattoreMirko Scravaglieri

Perché qundo parlo ho l'impressione che gli altri non mi capiscano?


Se ti accade spesso che la gente non colga immediatamente il significato dei tuoi pensieri è arrivato il momento di preoccupartene e, soprattutto, porre rimedio immediato.

Sai benissimo di cosa stai parlando, hai in mente tutto il quadro completo ma quando lo esponi, le persone non capiscono immediatamente di cosa tu stia parlando.

Allora ti innervosisci e tenti nuovamente di spiegare con parole ancora più semplici (semplici per te) il progetto (vago) che si trova nella tua testa ma ancora una volta non è stato recepito dal tuo interlocutore.

Allora decidi di prendere un foglio di carta e disegnare il pensiero che hai in mente e, a volte dopo parecchio tempo e, a volte mai, riesci a farti capire.

Ma perché le persone non ci comprendono immediatamente?

E' risaputo che non esiste un registro di comunicazione universale ma ce ne sono moltissimi.

La tua logica, i tuoi percorsi di pensiero sono soltanto tuoi e quando cerchi di spiegare qualcosa utilizzando la tua logica allora stai commettendo un grave errore.

Secondo te, perché qualcuno è più bravo in italiano piuttosto che in matematica e/o viceversa?

Perché non sono portato, potrebbe essere la risposta tradizionale ma non è così.

Nessuno, a parte chi abbia qualche menomazione mentale, è portato oppure non portato per un determinato lavoro, situazione, materia scolastica, sport.

Ci sono cose che riesci a fare e che cose che, specialmente all'inizio ti causano maggiori difficoltà.

Quindi tra te e te pensi: sono portato oppure non sono portato per questa determinata attività.

Ma le cose non stanno così.

Conosco tantissime persone che fino alle scuole medie inferiori amavano le materie matematiche e, una volta approdati alle superiori le hanno letteralmente prese a male.

Conosco tantissime persone che fino alle superiori hanno odiato le matierie umanistiche ma, una volta raggiunto il diploma hanno deciso di iscriversi all'univeristà proprio ad un indirizzo umanistico.

Perché?

Semplice, perché hanno incontrato metodi di studio e insegnanti che hanno permesso loro di apprezzare una derminata materia o indirizzo o che viceversa gliel'hanno fatto odiare.

NB. Gli insegnanti sono fondamentali nel persorso di crescita dei propri alunni e mi fa male pensare che il comparto insegnanti in Italia sia davvero poco performante (nella media).

Lavoro sottopagato e precario che non permette di viverlo come una vera e propria missione perché chi insegna ha nelle mani il futuro della persona che ha di fronte a sè.

Come mettersi in condizione di essere capiti

Essere capiti è una delle cose più difficili che esista su questa terra perché non dipende soltanto da te ma anche dal tuo interlocutore.

Qualcuno ha difficoltà ad ascoltare pertanto, quello che dirai, verrà vissuto come uno spiacevole momento a cui lui (il tuo inerlocutore) vorrà porre fine nel più breve tempo possibile.

La persona che non vede l'ora che tu finisca il tuo monologo, tornerà a casa chiedendosi: ma perché non l'ho interrotto prima? Mi ha stonato la testa!

Quindi, le barriere sono il primo ostacolo alla comprensione.

Il secondo ostacolo rappresenta il tono della tua voce. Quante persone hanno un tono della voce fastidioso e non lo sanno? Tantissime e, guarda caso, sono proprio le persone che parlano di più.

Un altro aspetto fondamentale è il linguaggio del corpo non coerente con le cose che si stanno dicendo. La comunicazione, per il 93% non dipende da quello che diciamo ma da come lo diciamo e come ci muoviamo mentre lo diciamo. Mi spiego.

Se quando torni a casa dovessi vedere la tua compagna un po' abbacchiata e sdraiata sul divano e tu dovessi chiederle come sta, lei ti risponderebbe: BENE!

Ma il tono della voce e l'apatia del movimento (anzi del non movimento) del suo corpo potrebbe indurti a chiedere:

Tu - Sicura?

Lei - Sì sto bene

Tu - Ma sei proprio sicura, sicura?

Lei  Ti ho detto che sto beneeee!!!

Secondo te, sta veramente bene?

Assolutamente no, nonostante sia quello che ti ha detto e ripetuto più volte fino ad urlarlo.

Ecco il vero enigma della comunicazione: Si può sempre comunicare?

La risposta è sì.

Si comunica sempre qualcosa anche quando nonlo si vorrebbe fare (o far vedere).

E' impossibile non comunicare, è impossibile non generare nessuna emozione a chi abbiamo di fronte. La domanda corretta che devi porti sarà: Si può essere sempre comprensibili?

Cioè, si può riuscire a comunicare quello che si vuole quando lo si vuole?

Forse sì ma non conosco nessuno al mondo che ci sia riuscito, fiino ad ora.

Comunicare è complicato perché, come ho scritto in precedenza, quello che diciamo conta davvero molto poco quindi il modo in cui diciamo quello che vogliamo dire e la maniera in cui il nostro corpo segue le nostre parole devono essere assolutamente allieneati.

Se uno dei tre fattori risulterà incoerente, allora quello che diciamo perderà parecchia efficacia.

L'altro aspetto fondamentale sono i sentimenti che il mio interlocutore sta provando nel preciso istante in cui si trova davanti a me.

Ti propongo un esempio esaustivo.

Lo psicologo è la figura estranea a cui, di solito, si raccontano le cose più difficili e spiacevoli proprio perché si tratta di uno sconosciuto e questo ti permette di aprire il cassetto dei tuoi segreti con meno resistenze rispetto al farlo davanti ad un tuo amico.

Gli sconosciuti sono una delle figure migliori e più motivanti che esistano per via della totale assenza di barriere e preclusioni nei nostri confronti.

Allo sconosciuto puoi raccontare del tuo viaggio all'interno dell'orbita lunare oppure quando hai affrontato un leone quella volta durante un safari e potrai farlo senza nessun tipo di difficoltà o paura perché lui non ha il tempo materiale per giudicarti: almeno non immediatamente (magari lo farà più in là).

Quindi per comunicare i tuoi pensieri dovrai essere coerente dal punto di vista del comparto comunicativo e dovrai trovare l'altra persona disponibile ad accettare di ricevere qualcosa da te.

Come accorgersi che è arrivato il momento di installare il software?

La tecnologia corre in mio aiuto per dimostrarti il funzionamento della comunicazione.

Sai cos'è il bluetooth? Bene, è una zona di comunicazione dove sono presenti un trasmettitore ed un ricevitore. Prima che il trasmettitore possa trasmettere e il ricevitore ricevere, devono:

- Entrare sul territorio di comunicazione

- Accettare di comunicare fra loro

Questi i requisiti per poter comunicare e, come il sistema bluetooth, anche la comunicazione reale ha delle regole molto simili.

Per prima cosa comprendere chi dei due avrà il ruolo del trasmettitore e chi, invece del ricevitore.

Entrare nello stesso territorio di comunicazione significa individuare un argomento interessante e piacevole per entrambi.

Provare gratificazione dalla conversazione con l'altra persona come l'apprezzare il tono di voce, la gestualità o il suo profumo perché comunicare (veramente) è un po' come fare l'amore: non puoi fingere perché sarebbe una sofferenza.

Quante volte sei tornato a casa felice per aver conversato con un conosciuto o uno sconosciuto che ti ha fatto crescere, che ti ha regalato qualche minuto di serenità, che ti ha fatto sognare.

Voglio lasciarti un valore in questo post e per farlo ti insegnerò la tecnica dei cerchi concentrici.

 fig. 2

Supponiamo che tu svolga un lavoro complicato (apparentemente) da spiegare.

Per esempio il/lo Urban Blogger.

Come riuscire a spiegare ad una persona ignara sul fatto che possa esistere una professione simile, cosa fai nella vita e come riesci a guadagnare da una professione così.

Pertiamo dal presupposto che se una persona fosse totalmente inconsapevole che possa esistere un lavoro simile, sarà complicatissimo spiegarglielo e soprattutto farglielo comprendere ma proviamo a vedere di capire lo schema a cerchi concentrici e, se questi potrà riuscire ad aiutarci nell'arduo tentativo di spiegare il nostro lavoro "strano".

Domanda: Cosa fai per vivere?/Cosa fai nella vita?

Cerchio n. 1 -  Il nome del mio lavoro:

Sono un Urban Blogger

Cerchio n. 2 - In cosa consiste e perché lo faccio

Il mio lavoro consiste nello scoprire, nel vivere e nel documentare le attrazioni più belle, i ristoranti, e le opportunità che offre una determinata città, per esempio New York allo scopo di aiutare i futuri turisti nella scelta degli hotels, dei ristoranti, delle meraviglie da visitare trasformandomi nel loro "video-cicerone".

Cerchio n. 3 - Come lo faccio

Riprendo a livello video ogni situazione dei miei viaggi, documentando meticolosamente quello che accade e fornendo una mia valutazione personale su quanto visto e provato allo scopo di far vivere le mie sensazioni a tutte le persone che mi seguono.

Cerchio n. 4 - Come e  quanto si guadagna

La maniera in cui porto a casa il guadagno è differente rispetto ad un lavoro tradizionale e conosciuto. Le persone che mi seguono, che commentano i miei video e che rispondono attivamente alle mie richieste, generano un certo traffico internet sulle mie pagine social (facebook, instagram, etc...) e sui siti internet che io frequento per documentare i miei viaggi.

A questo punto, dato l'alto traffico di persone che mi segue, molte aziende mi propongono di inserire pubblicità oppure avere l'autorizzazione per ricevere i dati sensibili dei miei followers (seguaci) e questo si tramuta in parecchi soldini perché un contatto che acquista un viaggio sul sito BOOKING passando dalla mia pagina, mi genera un grande guadagno (quasi il 15% del valore del viaggio) che se pensiamo a New York, significherebbe il 15% di 4/5 mila euro per un solo cliente cioè 750 euro per non aver fatto assolutamente nulla (apparentemente) ma essere stato la causa (positiva) della prenotazione da parte di un mio seguace.

Ora dimmi: dopo una presentazione simile, non ti viene voglia di chiedermi come si possa diventare un Urban Blogger???

Hai compreso la potenza della logica dei cerchi concentrici?

Detto questo, è tutto importante, tutto fondamentale ma per comunicare davvero, non bastano tutte queste informazioni sebbene siano reali e testate.

La comunicazione si avvale di registri che le persone seguono come fosse uno spartito e per conoscere questi registri occorre studiare e abituarsi a mettere in pratica le regole dei 4 registri di comunicazione presenti nei miei corsi.

Imparare a comunicare ti permetterà di aprire quelle porte che potranno permetterti di ottenere molti più sì e moltissimi meno no.

Imparare a dominare i registri di comunicazione significa dare alle persone quello che stanno cercando (anche se ancora non ne sono consapevoli) e mettersi in condizione di essere guardati con gli occhi di chi ti stima e ti rispetta veramente e tutto questo soltanto perché sei riuscito ad intercettare il loro registro di comunicazione.

Ti aspetto per una sessione gratuita dove ti spiegherò su cosa si basa il registro di comunicazione.

Clicca qui per ricevere una consulenza gratuita direttamente con me.


507 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page