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Immagine del redattoreMirko Scravaglieri

I miei primi 20 anni da imprenditore


La storia non è quella che puoi raccontare ma quella che vivi realmente

❤️ Venerdì 2 Ottobre 1998 nasceva la Pasticceria del Duomo e da quel momento ha avuto inizio la mia vita da imprenditore. ❤️ Martedì 2 Ottobre 2018 sono trascorsi 20 lungi anni da quel giorno ma sono ancora qui. Non è stato semplice, non lo è tutt’ora, semplice, ma sono ancora qui. 👉 Ho conosciuto tantissime persone nel viaggio, persone che hanno avuto un influsso positivo su di me e persone che ne hanno avuto, invece, uno negativo. 👉 Ho fatto del bene e realizzato sogni ai miei clienti ma purtroppo, ne ho anche danneggiati. Il mondo del commercio è fantastico e allo stesso tempo spietato, ti regala miliardi di soddisfazioni e contemporaneamente ti butta al tappeto senza che tu te ne possa accorgere. Le persone che ti aiutano nell’intento di imprendere possono dimostrarsi la fortuna o la disfatta dei tuoi business perché, di qualcuno ti dovrai pur fidare e una cosa è certa: Quel qualcuno non sei tu, quel qualcuno non ha i tuoi occhi e le tue orecchie, quel qualcuno non ha la tua visione del mondo. 💪 Ho cambiato spesso attività, azienda, mercato ma non ho mai modificato il mio modo di vivere le situazioni e, qualsiasi sfida è stata accompagnata da grandissimo entusiasmo che mi ha permesso di portare SEMPRE a casa il risultato. Il risultato per me, tuttavia, a volte, non è coinciso con il risultato per i miei clienti e questi sono stati i momenti peggiori cioè quando quello che fai non può venire apprezzato perché non ha portato un risultato positivo all’altra persona. Durante il mio percorso di maturazione, però, ho compreso che qualsiasi sia il risultato ottenuto (evidente o poco evidente), porta sempre ad una crescita. Anche quando è uscita la compagnia telefonica 3 sul mercato ha creato danni non indifferenti ai propri clienti ma con le strategie giuste e migliorando (di molto) il livello di servizio, è riuscita a diventare la compagnia mobile più importante in Italia. Ho capito che raggiungere l’obiettivo più ambizioso non è quasi mai possibile eccetto che per Bolt, per il Real Madrid, per Phepls, per il Brasile di Volley, e per altri pochi intimi perché il gradino più alto è davvero un posto per pochi. Esistono però, centinaia, migliaia di piccoli obiettivi che se pianificati, e compresi, possono davvero regalare le soddisfazioni più grandi. Ma attenzione: devono essere pianificati e compresi perché se il tuo unico obiettivo fosse quello di raggiungere la Luna, se non dovessi raggiungerla come accaduto per esempio durante la missione Apollo 13, allora tutto sarà stato un vero fallimento e non potrai gioire di esserti preparato, unito ad un gruppo di lavoro, aver ottenuto di collaborare con dei veri geni della scienza, aver provato l’emozione di essere su di un razzo spaziale, etc..., e tutto sarà cancellato e vissuto come un trauma. Se avessi pianificato e compreso tutto il tuo cammino, ti renderesti conto che su 1000 obiettivi che ti sei posto di raggiungere, ne hai bucato solo uno. È così che facevo io, mi ammazzavo fisicamente e mentalmente per cercare di aiutare i miei clienti a raggiungere la Luna e se non ci fossi riuscito sarebbe stato un vero fallimento per loro e per me ma ora ho compreso che (anche se si tratta di una frase scontata) è il viaggio quello che conta e, i miei clienti sono pronti a godersi questo viaggio. Il viaggio non ti tradirà mai, il viaggio è bello anche solo nel nome: viaggio! La Luna? La Luna dobbiamo raggiungerla ad ogni costo ma adesso sappiamo bene che l’obiettivo massimo per loro sarà puntare a Saturno, se vogliono raggiungere la Luna 🌒. Ho commesso tantissimi errori durante la mia vita e nella mia carriera ma da quando pianifico il viaggio e i suoi piccoli obiettivi ho cominciato a vedere il mondo con occhi diversi e ti assicuro che se devi fare 1000 cose, le più complicate sono le prime 5 o 6 cioè quando il tuo cervello ti dice che non c’è la farai. Poi avrai un ripensamento verso la metà del percorso perché guardando avanti non vedi ancora l’arrivo ma se ti volti indietro riesci a vedere l’inizio. Ultimo problema è l’obiettivo 1000 perché vincere fa paura più che perdere perché il mondo è pieno di mediocri ma assolutamente deserto (o quasi) di chi ha il coraggio di salire sul gradino più alto del podio. I miei primi 20 anni da imprenditore⁉️ Non lo so, ma non riesco ad immaginare come sarebbe potuto essere senza! Mirko Scravaglieri 


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