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Immagine del redattoreMirko Scravaglieri

Cosa significa Mental Coach e perché nella vita ne abbiamo almeno 9?


Perché una persona dovrebbe assumere un allenatore mentale, un Mental Coach, un consulente personale e soprattutto: perché dovrebbe pensare di spendere dei soldi per farlo?

Un Mental Coach è un allenatore della psiche che ti porta alla rivelazione o alla soluzione dei conflitti mentali allo scopo di raggiungere i tuoi obiettivi.

In altre parole un Mental Coach ti aiuta ad eliminare la nebbia dalla testa, le resistenze e gli impedimenti che derivano da anni di incidenti irrisolti che hanno contribuito a creare confusione e difficoltà nel riuscire a concentrarti per rendere di nuovo semplice elaborare progetti, costruzioni mentali o più semplicemente sentirsi più leggeri in maniera tale da riuscire ad affrontare la vita con maggiore serenità.

Che differenza c'è tra il Mental Coach e lo psicologo?

Tecnicamente, almeno dal mio punto di vista, un Mental Coach dovrebbe essere almeno laureato in psicologia poiché le dinamiche mentali e le problematiche che si dovranno affrontare e risolvere sono SEMPRE legate alla comprensione della mente e dei comportamenti che è l'area di studio continuo della psicologia.

Ma la semplice teoria proposta dallo psicologo non basta più: bisogna aggiungere l'azione ed il controllo del proprio cliente (ma di questo parleremo a breve).

Tuttavia, nello sport per esempio, il termine coach si usa per definire un allenatore esclusivamente sportivo che però non soltanto insegna come affrontare tecnicamente la competizione ma che comprende e aiuta i propri atleti a superare i limiti grazie ad alcune tecniche di motivazione che permettono all'atleta di superarsi ed ottenere risultati "impensabili e incredibili".

Uno dei più celebri e che porto sempre da esempio per via dei grandissimi risultati conseguiti è Julio Velasco, allenatore della nazionale italiana di Volley che vinse tutto negli anni 90 che data la sua bravura diventò direttore generale della S.S. Lazio intorno alla fine del 2000 con la quale vinse tantissimo nonostante si trattasse di un sport differente rispetto al volley.

Oggi, Julio Velasco è un coach, un formatore di massa che tiene corsi di formazione di altissimo livello.

Ma prima di rispondere alla domanda cioè perché ingaggiare un coach, vorrei fare un passo indietro e chiederti:

Cosa stai facendo in questo momento?

Ti trovi sul divano in casa tua, sei al lavoro alla scrivania o impegnata a seguire la tua linea operativa, sei seduta in sala d'aspetto dal medico, stai pranzando con i colleghi, sei immersa in una conversazione con degli amici?

Qualsiasi cosa tu stia facendo (o non facendo) in questo preciso istante, una cosa è certa:

vorresti essere da un'altra parte.

Vorresti essere con altre persone o da sola, in una situazione differente, in un posto di lavoro migliore o forse non lavorare proprio, vorresti essere in ferie con la tua famiglia, vorresti che quella giornata tanto attesa possa arrivare immediatamente, vorresti più clienti o più clienti simili a te, insomma: stai facendo qualcosa ma non sei pienamente gratificata.

Qual è stato l'ultimo giorno che ti ricordi in cui sei stata davvero felice?

Un giorno bello, divertente, stancante, entusiasmante, piacevole, gratificante, coinvolgente in cui ti sei sentita davvero libera dalle catene e pronta ad affrontare te stessa e gli altri.

  • Cosa stavi facendo?

  • Chi c'era vicino a te?

  • Com'eri vestita?

  • Che lavoro svolgevi in quel periodo?

  • Che auto possedevi?

  • Eri fidanzata/sposata oppure eri single?

  • Avevi tanto tempo per riflettere oppure ti trovavi in un periodo talmente intenso da non poter pensare a nulla se non alle cose che dovevi e volevi fare?

Mirko, perché tutte queste domande?

Per comprendere, non io, ma per te stessa: per imparare a conoscerti come faresti con una persona nuova che reputassi interessante e degna di essere scoperta per aiutarti a ricostruire quel determinato periodo felice in maniera tale da comprendere le dinamiche che ti hanno permesso di sentirti davvero bene con te stessa.

I nostri schemi mentali, la nostra logica unita alla parte irrazionale ci guida e indirizza verso la strada della soddisfazione o al contrario, dell'insoddisfazione.

In altre parole siamo noi che decidiamo (o possiamo decidere) di essere felici oppure no e sebbene non si tratti di un movimento totalmente controllato, possiamo aiutare noi stessi ad indirizzare la mira della nostra vita perché possa essere una vita positiva.

Ma rispondiamo alla domanda che deve fare chiarezza circa la necessità di assumere un Mental Coach.

Tutti noi abbiamo bisogno di un Mental Coach e senza accorgercene lo assumiamo durante le fasi più importanti.

Sai chi è il tuo primo coach nella tua vita?

Il cordone ombelicale.

Sì hai capito bene: il cordone ombelicale.

Il cordone ombelicale rappresenta un canale di passaggio tra te e la tua fonte primaria di energia, la mamma.

La mamma trasferisce tutta la sua conoscenza (genetica) per mezzo di questo canale che è continuo e senza filtri.

Questo è il momento più importante per quanto riguarda il tuo apprendimento perché non soltanto ti verranno trasferite le conoscenze ma anche e soprattutto gli strumenti primari per la tua sopravvivenza come gli organi, i vasi sanguigni, la colonna vertebrale ma specialmente il tuo centro di controllo: il cervello.

Quali informazioni potrebbero essere più importanti durante tutta la tua esistenza se non queste?

Il secondo Mental Coach che incontrerai saranno i tuoi genitori anche se uno dei due dovresti averlo già conosciuto perché sei cresciuta dentro di lei (ma non si sa mai infatti un esempio di come questo non è detto che possa capitare in ogni caso è Elthon John e suo figlio che è nato da una persona diversa rispetto ai genitori legali).

I genitori ti educano con amore, cercando di regalarti la propria esperienza e tracciando un sentiero a te dedicato che ti accompagnerà fino all'età adulta; la scuola, le amicizie, le ricorrenze, la religione, le attività sportive, gli hobbies, le vacanze sono soltanto alcune di queste strade che loro hanno pensato per te.

Il terzo Mental Coach è la scuola.

La scuola rappresenta un vero e proprio bivio nella vita delle persone.

Insegnanti tecnicamente preparati che sappiano insegnare un metodo di studio e che soprattutto si dimostrino sensibili e collaborativi con i genitori per la crescita dell'alunno sarebbero il profilo perfetto per quanto concerne l'apprendimento scolastico ma spesso, purtroppo, per necessità o per "strategia", alle scuole non interessa il risultato finale bensì esclusivamente la copertura del ruolo così può capitare che il tuo bambino debba adattarsi ad insegnanti inadatti al sistema di insegnamento che decidono di lavorare come insegnanti al posto di insegnare come lavoro che andranno a creare all'interno della psiche infantile una necessità di odiare la materia proposta dall'insegnante scadente o al contrario, ad amarla e abbracciarla nel caso in cui, di fronte si trovasse un'insegnante all'altezza della situazione.

Il quarto Mental Coach è rappresentato dalle amicizie o dalle compagnie frequentate.

Questo è il più pericoloso e delicato fra tutti i Mental Coach perché si basa sulla regola dell'autogestione.

Non vi sono adulti a governare e controllare cosa e come i ragazzi stiano facendo le cose; qui nasce il momento della sigaretta oppure l'alcool o come spesso accade l'uso e l'abuso di sostanze peggiori e pericolose.

Non essendoci supervisione da parte degli adulti, vige la legge del più grande, del più forte, del più carismatico: figura spesso rappresentata dal peggiore di tutti che induce e invita i più giovani e deboli a comportarsi come lui.

In questi gruppi vengono condivisi i primi segreti cioè quelle situazioni (pensieri, paure, ansie, gioie, emozioni inspiegabili) che non devono e non possono essere discusse a casa con mamma e papà perché non potrebbero capire: questo è un momento delicatissimo nella psiche adolescenziale per via della lotta interiore tra l'essere bambini e la voglia e il bisogno di sentirsi già adulti.

Il quinto Mental Coach è il lavoro.

Il lavoro ti chiede uno sforzo fisico e mentale in cambio della moneta che ti permetterà di accedere al mondo: il soldo.

Il lavoro, per tradizione, viene vissuto come tappa fondamentale per noi esseri viventi perché ci dona dignità agli occhi degli altri e autostima per noi stessi.

Il lavoro è la tappa finale del nostro percorso di apprendimento perché tutto quello che facciamo nella vita è atto a creare i presupposti per guadagnare un posto di lavoro.

La nostra società ci insegna che maggiori saranno gli sforzi scolastici (laurea, master), migliori saranno le possibilità lavorative.

Negli ultimi anni, per via della crisi, molte persone hanno perduto il proprio posto di lavoro e per questo, hanno smarrito anche la prorpia strada perché lavoro = sapere dove andare mentre non possedere più le certezze che il tuo posto di lavoro ti dona significa non essere più in grado di affrontare la vita.

Il Mental Coach numero 6: il migliore amico o la migliore amica.

Partiamo dal presupposto che il migliore amico fa parte di noi, è qualcosa che è all'interno, fa parte della nostra vita in maniera fisica, mentale e nelle emozioni.

Puoi trattarlo male, puoi deluderlo, puoi fare sesso con lui, puoi non sentirti per anni per via di un fraintendimento ma il tuo amico, il tuo coach numero 6 sarà sempre con te.

Avere un amico vero significa vivere per lui e contro di lui, significa cercare di essere degno del suo amore e al tempo stesso essere il suo giudice più severo perché un amore vero è fatto anche di odio, gelosie, frustrazioni, elucubrazioni che, però, unite ai sentimenti di passione, complicità, piacere di stare insieme, si trasforma in un mix sentimentale che nemmeno la più grande storia d'amore potrebbe eguagliare.

Essere veri amici significa andare oltre se stessi e costruire insieme all'altro un legame forte come l'universo.

Amici di sesso opposto non potranno mai essere soltanto amici perché per noi esseri umani, l'amore ha bisogno di mente ma anche di corpo.

La tua amica (se fossi un uomo) o il tuo amico (se fossi una donna) è la tua anima gemella quindi non farla volare via perché una unione cosi forte non potrebbe esistere con nessun'altra persona.

Settimo Mental Coach: la nostra compagna o compagno.

Iniziamo la nostra esistenza all'interno del grembo materno, una casa fatta di carne e ossa che ci protegge e dona il nutrimento per poter iniziare a vivere. Continuiamo nella casa con i nostri genitori fino a quando decidiamo di creare la nostra indipendenza.

Ma ad un certo punto, nonostante una buona posizione lavorativa, tanti amici con cui condividere le avventure, i nostri genitori che continuano a supportarci, ci manca qualcosa per cui sentiamo il bisogno di mettere in piedi la nostra famiglia e per farlo, la natura ci spinge a cercare l'anima gemella.

Questa sarà una persona molto importante per la nostra crescita personale perché dovremo considerarla come essere indipendente da noi, da conquistare, conoscere, amare ma con la quale rapportarci con tono di perfetta parità perché non si può mai pensare di darla per scontata come si fa per l'amore dei nostri genitori e non si può pretendere di educarla chiedendo il rispetto per l'autorità come fosse nostro figlio (e viceversa naturalmente).

In questo caso, quello che apprendiamo e doniamo sotto forma di formazione è immenso perché l'amore permette di vivere tutte le sensazioni senza nessun filtro (un po' come per il cordone ombelicale) ma a volte, però, capita che quando non ci sia più nulla da imparare o da insegnare, le coppie scoppino perché la continua ricerca di migliorare se stessi fa parte della nostra esistenza a prescindere dalla forza del sentimento che lega le persone.

L'ottavo Mental Coach della tua vita sei tu.

Dopo l'unione con la tua compagna o il tuo compagno ecco che, generalmente e magicamente, arriva il momento del figlio che, secondo molti, rappresenta il momento più emozionante della vita ed è proprio quello l'istante in cui sei promosso al ruolo Coach, il più complicato di tutti, forse, ma anche il più gratificante.

Dovrai insegnare tutto alla nuova vita che nascerà, che diventerà grande fino a quando, grazie ai tuoi insegnamenti, anche lui farà la stessa cosa.

Il Mental Coach numero 9: nuovamente i tuoi genitori dopo che anche tu avrai formato la tua famiglia.

I nostri genitori hanno un ruolo fondamentale durante la nostra nascita e crescita perché da loro dipenderà gran parte della nostra psicologia, del nostro equilibrio, il rapporto con la società e la sessualità.

Ma ad un certo punto, quel cordone si interrompe e inizia così la nostra indipendenza.

Non abbiamo più necessità della loro guida perché, al volante, adesso ci siamo noi.

Arriva tuttavia un periodo in cui i genitori diventano di nuovo fondamentali nella nostra vita cioè quando ci aiuteranno ad insegnarci ad insegnare. Inoltre parole ci lasceranno le ultime saggezze, l'ultima lezione su come si cresce un figlio e soprattutto come capire quello che dice o quello che fa anche se non ci parla e loro, i nostri genitori ormai nonni, lo sanno bene perché ci sono già passati con noi.

Quando nella tua vita arriva il momento di contattare il Mental Coach numero 10?

Come descritto poco sopra, la vita è composta di piccoli e grandi step che vanno dalla nostra creazione fino alla crescita quindi alla nostra nuova famiglia e se tutto dovesse andare per il verso giusto, cioè se gli insegnamenti dei primi 9 coach risultassero adeguati, allora la nostra vita procederà regolare nel suo scorrere naturale.

Succede, purtroppo, che nel lungo cammino dell'apprendimento qualcosa si rompa o semplicemente si intoppi.

Alcune volte basta una semplice chiacchierata oppure un pellegrinaggio più o meno impervio tipo affrontare il difficle cammino di Santiago De Compostela ma altre volte, la situazione richiede qualcosa di più tortuoso ed enigmatico come una terapia presso uno psicologo che insieme a te andrà a ritroso nei tuoi pensieri per comprendere il punto esatto in cui hai deciso (per tua volontà o meno) di chiudere quella porta e cancellarla dalla tua mappa.

Tuttavia, oggi esiste una figura analoga allo psicologo che non solo ti comprende ma che ti accompagna giorno dopo giorno nel difficile cammino della vita, del lavoro, dello sport, dell'essere genitore:

un amico autorevole insomma.

Il tuo Mental Coach non sarà per te, semplicemente la soluzione ai tuoi problemi come quando acquisti un detersivo per smacchiare i tuoi panni ma sarà la persona a cui affidare le chiavi di tutte le porte della tua vita, che ti sveglia al mattino, che ti porta a correre con sé, che ti sprona a comportarti sempre secondo i tuoi valori senza scendere a compromessi nelle situazioni che sistematicamente si dimostrano non redditizie e distruttive per te.

Lo psicologo ti vede una volta a settimana mentre il Mental Coach vive con te per tanto tempo ed è sempre vicino a te in quei momenti in cui devi fare la scelta migliore (a volte la più difficile).

Il Mental Coach ti mette a dieta, ti aiuta a ritrovare la forma mentale ricostruendo il tuo corpo, ti fa studiare, leggere e ti "obbliga" a partecipare ai corsi di formazione tecnica relativi alla tua attività per abituare la tua mente a non fermarsi mai per entrare in quello che io amo chiamare: cammino del crescendo come se la tua vita fosse una linea continua che però non è mai piatta ma sempre inclinata verso l'alto, verso un obiettivo sempre migliore e se rifletti bene: era ciò che accadeva quando eri bambino, quando i tuoi genitori si prendevano cura di te: quando il mondo aveva senso.

Io sono un Mental Coach, non lavoro come tale ma sono Mental Coach.

La mia vita mi ha indicato la strada, i miei successi ma soprattutto i miei fallimenti sono stati una continua opportunità di crescita perché quando gareggi, alcune volte vinci mentre tutte le altre volte impari ma devi abituarti a riconoscere e comprendere gli sbagli quindi farli tuoi perché la prossima volta possano essere la vera differenza che ti permetta di vincere.

Mi chiamo Mirko Scravaglieri e sono un Mental Coach.

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