top of page
Immagine del redattoreMirko Scravaglieri

Figli complicati che ti portano a pensare che probabilmente possano risentire di qualche disturbo.

Hai provato di tutto, hai messo in atto strategie consigliate dagli esperti, hai tentato con la dolcezza, con la severità, hai provato ad ignorarlo, l'hai accompagnato persino dall'esorcista perché qualche volta hai creduto che alcuni suoi comportamenti non potessero essere di questo mondo ma non sei riuscita ad ottenere alcun risultato.

Torniamo indietro per un attimo.

Hai una bellissima femminuccia di 7 anni e ringrazi Dio ogni Santo giorno per averti concesso una creatura normale, senza nessun tipo di problema estetico, intelligente e soprattutto simile a te in cui ti rivedi in quello che fa e specialmente per come lo fa.

Tuo figlia è educata, rispettosa, con valori importanti e profondi e non somiglia minimamente allo schifo che si vede in giro.

I tuoi amici e colleghi con quei "figliacci" maleducati, scorbutici, viziati, arroganti che ti verrebbe voglia di dirgli: "fammelo tenere una settimana che te lo riporto nuovo...!"

Tua figlia è socievole e si dimostra comprensiva nei confronti degli altri, forse troppo perché riesce a cogliere il significato delle cose senza bisogno di entrarne in contatto e tu, tu sei la persona più felice su questa terra perché non esistono figli così e pensare che avete fatto tutto da soli tu e il tuo compagno, senza aiuti, senza sapere nulla di più rispetto a quello che si dovesse già sapere. Certo avete letto alcuni libri, vi siete fatti una cultura sul web ma siete stati voi, il vostro amore e la voglia immensa di dare il benvenuto alla vostra bellissima coccolona.

Avete vissuto tutto come un divertentissimo gioco e il risultato è sotto gli occhi di tutti perché vostra figlia è un vero splendore sotto tutti i punti di vista.

Ed ecco che la vita che è stata così tanto generosa con te, con voi, ti fa pensare che la genitorialità, tutto sommato, non soltanto non sia una condizione complicata ma addirittura piacevole perché alle soddisfazioni personali si aggiungono quelle ottenute di riflesso grazie a questa creatura meravigliosa che ogni giorno ti regala emozioni e traguardi immensi; ed ecco che vi ritrovate nuovamente incinti pronti per la seconda avventura della saga: genitori felici.

Ma come spesso capita quando si cerca di creare da soli la felicità, quando si desiderano ricreare gli stessi presupposti di un determinato periodo o momento, accade che qualcosa possa andare storto perché è l'imprevedibilità che genera i presupposti per la gioia. Gravidanza complicata, problemi sul lavoro, il rapporto tra voi due che non sembra più come quello di qualche tempo fa, la tua bimba che non ha preso bene la nuova nascita che ormai è imminente, ansia e stress che stanno toccando picchi incredibili e come se non bastasse ci si mette anche Lucky a fare pipí in casa: ma cosa sta succedendo?

Ma adesso non c'è tempo per pensare a tutti i guai: è ora, sta per nascere.

Prendiamo il borsone e corriamo in ospedale ma prima passiamo dai miei genitori per lasciargli Eleonora che inspiegabilmente sta facendo mille capricci e, cosa più grave, pare farlo apposta.

Ecco che dopo 4 ore di travaglio nasce Raffaele! 🥰

Per un attimo ti dimentichi di tutti i problemi, ansie e preoccupazioni perché la felicità di "essertelo tolto dalla pancia" è immensa. Nella prima gravidanza, invece, eri lì a sperare fosse rimasta all'interno quanto più tempo possibile: come cambiano le situazioni.

Sì, proprio così, non c'è la facevi più, non riuscivi a dedicarti alle migliaia di faccende in casa, al lavoro, alla scuola di Ele, alle bollette, al tagliando dell'auto... Ma lui dov'è?

Lui non c'è più, se n'è andato definitivamente dato che con la testa e con il cuore l'aveva fatto già da qualche tempo.

Così ti ritrovi madre di due figli, senza più il suo supporto, senza più la sua comprensione e soprattutto senza più il suo amore che è il vero generatore di energia e così Eleonora all'età di otto anni è obbligata ad aiutarti nelle faccende di casa ed è forzata a badare al proprio fratellino, deve mettere da parte i giochi, le amichette, le sue passioni per aiutarti nella complicata missione di mandare avanti la famiglia e come se questo non fosse sufficiente, aumentano le spese che ti costringono maggiormente a lavoro per via degli straordinari e al conseguente aumento di responsabilità per la tua piccola grande bimba.

La vita ti sta portando ad abbandonare Eleonora e a non conoscere per niente il piccolo Raffaele nel suo periodo migliore.

Eleonora deve capire mentre a Raf non deve mancare nulla, anzi.

Ma torniamo al presente.

Ti ritrovi oggi con Eleonora che ha 19 anni e Raffaele 11.

Raffaele viziato ed Eleonora persa e dispersa all'interno del proprio mondo.

Ora sei tu, due figli e le tue urla per cercare di farti ascoltare ma nonostante il tono della tua voce, le tue critiche continue e i tuoi rimproveri, Eleonora pensa a suo padre ed a quanto fosse meravigliosa la vita quando era piccola e Raf non ascolta nessuno perché è stato cresciuto a giocattoli, TV e cartoni animati e non solo non ti riconosce come figura genitoriale ma ti vede come nemica, come minaccia alla propria libertà di decidere.

È intelligente ma che brutto carattere.

Ha appena 11 anni ma comanda lui.

Mai un momento di tenerezza, mai una gioia per te che non riesci a viverti il tuo bambino nemmeno adesso che avresti il tempo per poterlo fare.

Ma ecco i primi screzi a scuola e i brutti voti.

Alle elementari era sempre andato benissimo, ma cosa sta succedendo?

All'inizio provi ad aiutarlo personalmente ma lui rifiuta e rigetta la tua elemosina arrabbiandosi con te.

Allora provi con le ripetizioni ma anche in questo caso non c'è nulla da fare perché non si vedono, né intravedono risultati.

Quindi chiami suo padre chiedendogli aiuto anche perché, forse, è arrivato il momento in cui si decida a fare il papà.

Niente anche in questo caso: Raf non accetta niente da nessuno e cosa più grave, è sempre più nervoso.

Ma ecco che quando non arrivano i genitori è la scuola che salva tutto e pone rimedio.

Il rimedio della scuola primaria di chiama: Psichiatra infantile.

E da qui inizia il principio della fine.

- Signora, suo figlio è normalissimo ma risente di due disturbi denominati "dislessia e disgrafia".

- Dottore, è grave, c'è rimedio?

- Guardi, cosa importante sarà intervenire immediatamente attraverso l'ausilio e la partecipazione di alcuni professionisti che sappiano operare in situazioni delicate come questa.

"Come disse Cetto Laqualunque"

- Ecco il mio Dream Team:

  1. lo psichiatra infantile (il sottoscritto)

  2. La logopedista

  3. L'insegnante di sostegno

  4. Il prestatore di mano

  5. Il prestatore di voce


Ed ecco che lui è i magnifici 4 entrano prepotentemente nella vita di tuo figlio e specialmente nella tua per portarti a pensare anzi per convincerti definitivamente delle gravi malattie e disturbi di cui il tuo bambino sia affetto.

E grazie a questo prezioso intervento, Raf ottiene la licenza media senza aver perso un solo anno scolastico, però!

Naturalmente bisognerà completare gli studi (obbligo fino a 16 anni) presso un istituto professionale, non si pensi lontanamente ad un istituto tecnico e tanto meno ad un liceo.

All'età di 15 anni vi ritrovate di fronte ad un preside e ad alcuni insegnanti con un foglio da firmare in cui si dichiara che Raf sarà interdetto e inabile per poter così essere esonerato dal superare gli esami scolastici e indirizzato al mondo del lavoro sotto forma di "disabile".

Quello è il momento in cui mandi tutti a... quel paese: il dottore, la scuola e i magnifici 4.

Ora sei tu e tuo figlio contro il mondo perché anche se ha una sorella, lei ormai vive da sola fra mille problemi e non si fa vedere quasi mai.

Il vero problema è che Raf non possiede le basi scolastiche per poter affrontare una scuola vera.

Forse dai preti o dalle suore?

Forse in un collegio?

No, per prima cosa costerebbe troppo e poi ti sei resa conto che è arrivato il momento di prenderti cura di lui.

Il vostro rapporto è controverso e tu non sai che pesci pigliare.

I tuoi genitori sono anziani e a parte qualche spicciolo della pensione non possono più far molto altro per te e per voi.

Allora ti fermi e rifletti circa il da farsi.

Quello che dovrai fare sarà anzitutto ristabilire la tua genitorialità con Eleonora e stabilirla per la prima volta con Raffaele perché mettere al mondo un figlio non significa diventare automaticamente genitore.

Quando veniamo investiti di una carica, pensiamo automaticamente di meritare tale investitura ma ottenere l'attenzione e il rispetto da tuo figlio non è assolutamente scontato, tutt'altro, bisogna lavorare tanto in tal senso diventando dei veri e propri leader.

I bambini sono dei piccoli adulti solo con tanta, tantissima energia.

Quando il tuo bambino è piccolo copia tutto quello che fai e ti erge a idolo personale cercando di imitare i tuoi comportamenti e tutte le volte che ti sei dimostrata incoerente, lui se n'è accorto.

Man mano che diventa grande, se tu non ti dimostri all'altezza delle sue aspettative e dei suoi bisogni comincerà a cercare un nuovo idolo un un'altra persona, in un cantante, in un personaggio dello spettacolo o peggio in una dipendenza.

Tu credi che lui ti debba rispetto e ubbidienza ma sei incappata nella stessa situazione del datore di lavoro che crede di poter governare i propri collaboratori esclusivamente perché li stipendia ma non è così.

La soluzione perché tuo figlio possa vivere una vita serena, gratificante e prolifica dipenderà esclusivamente dal leader a cui si ispira e questo leader anche se non lo sei stata fino ad oggi, potresti diventarlo tu in futuro.

Non cercare di controllare la sua vita ma diventa leader del tuo bambino.

15 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page